Il piu completo dinosauro italiano

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view post Posted on 17/3/2012, 20:24
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Il Carso triestino, territorio ricco di bellezze naturali e di cultura, per milioni di anni ha racchiuso nelle sue rocce un tesoro scientifico di inestimabile valore: il dinosauro Antonio. A poca distanza dal mare sopra una cava abbandonata nei pressi di un piccolo centro abitato chiamato Villaggio del Pescatore nel Comune di Duino Aurisina alle porte di Trieste è venuto alla luce uno dei più interessanti siti paleontologici d'Italia.
La scoperta dei primi resti fossili avvenne verso la fine degli anni '80, ad opera di alcuni appassionati. Avevano ritrovato in una zona adiacente alla riva nei pressi di una cava abbandonata poche tracce che però diedero l'avvio nei primi anni '90 ad alcune campagne di scavo preliminari date in concessione dal Ministero al Museo Civico di Storia Naturale di Trieste.
Uno dei reperti si rivelava essere una coppia di zampe perfettamente conservata in connessione anatomica. Le caratteristiche individuate da questi primi resti fossili determinarono l'appartenenza al gruppo dei dinosauri.
Il caso ha voluto che ad una studentessa al termine del corso di studi della facoltà di Scienze Geologiche dell'Università degli Studi di Trieste, Tiziana Brazzatti fu assegnata una tesina in Rilevamento geologico proprio in quella zona; il 25 aprile del 1994 scorse tra le rocce calcaree un affioramento che presentava in superficie una zampa anteriore di un rettile fossile.
Fu la scoperta di quell'esemplare ormai noto che familiarmente chiamiamo Antonio.
Ciò spinse il Ministero ad intraprendere una nuova campagna di scavi molto più approfondita negli anni 1996-1997. La posizione stratigrafica verticale degli strati fece presupporre la continuità di questa zampa anteriore in profondità facendo ipotizzare anche la presenza di uno scheletro completo. Si intraprese una nuova campagna di scavo effettuata dalla ditta "Stoneage", esperta in scavi paleontologici e concordata con l'Università degli Studi di Trieste negli anni 1998-1999. Ci vollero sei mesi di lavoro sul terreno e 3500 ore di preparazione in laboratorio per estrarre il più grande e completo dinosauro italiano ed europeo.
Chiamato familiarmente Antonio e conosciuto con questo nome in tutto il mondo è stato battezzato dal paleontologo che ha pubblicato lo studio nel 2009, F. M. Dalla Vecchia con il nome scientifico di Tethyshadros insularis, che significa "dinosauro adrosauroide insulare della Tetide". Questo adrosauroide vissuto 70 milioni di anni fa era il progenitore dei classici dinosauri dal becco d'anatra del Nord America e dell'Asia. Lungo 4 metri e alto 1,30 metri aveva un peso approssimato di 700 kg.
Dagli scavi emersero oltre all'individuo pressoché completo, anche una ricca fauna comprendente altri esemplari di dinosauro della stessa specie e delle ossa disarticolate di altri esemplari, fossili di coccodrilli primitivi, pesci, gamberi e resti vegetali.
Questo giacimento fossilifero rappresenta una delle più importanti scoperte della paleontologia italiana del XX secolo. Sono gli unici dinosauri ritrovati in Italia in corrispondenza stratigrafica e gli unici ancora oggetto di scavo sistematico e ricerca scientifica.
 
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