Scoperto il più antico parente del moderno coccodrillo

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view post Posted on 1/2/2012, 18:50
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Un rettile preistorico lungo 10 metri e dal cranio "corazzato" è il più lontano antenato del moderno coccodrilli: i resti fossili dell'Aegisuchus witmeri, scoperti in Marocco, risalgono a 95 milioni di anni fa.
Il riconoscimento della parentela con gli attuali coccodrilli è però recentissimo: il cranio, incompleto, si trova infatti nel canadese Royal Museum dell'Ontario da parecchi anni e solo pochi mesi fa gli studiosi hanno esaminato i resti accertandone l'identità.
Battezzato "Shieldcroc" a causa dello spesso strato di pelle che ne ricopriva il cranio, il rettile aveva una lunghezza stimata di 9,14 metri e risale all'era del Cretaceo, studiando le ossa craniche di un reperto fossile recuperato in Marocco e custodito nel canadese Royal Ontario Museum, il ricercatore ha individuato una specie di coccodrillo ancestrale ,sconosciuto alla scienza, di 95 milioni di anni fa. Questo animale, dalle dimensioni interessanti (10 metri di lunghezza), era curiosamente appiattito e possedeva un cranio lungo e sottile, dotato di mascelle “deboli” ma con un poderoso scudo epidermico sulla sommità del capo. A causa di questa caratteristica l’Aegisuchus witmeri è stato soprannominato Shieldcroc, dall’inglese “coccodrillo con scudo”.
La particolare struttura cranica, sottolinea Holliday ai margini di una conferenza, poteva servire per comunicare con i membri della stessa specie ed intimidire i nemici, oppure aveva una funzione termoregolatrice come la vela dei dimetrodonti (Dimetrodon) o le più celebri placche dorsali degli stegosauri. Le mascelle “deboli” ed il muso allungato erano quasi sicuramente adattamenti per catturare il pesce, alla stregua di altri di animali che presentano convergenze simili.
Shieldcroc è il più antico parente dei grossi coccodrilli che popolano attualmente i fiumi africani e mostra quanto le specie ancestrali del gruppo fossero diversificate. La sua scoperta, spiega Holliday, “non è solo un tassello affascinante nella storia evolutiva di questi maestosi rettili, ma ci aiuterà anche a comprendere meglio e proteggere i coccodrilli di oggi, costantemente minacciati dalla distruzione degli ecosistemi come delta ed estuari presi di mira dalle intense attività antropiche
 
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